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Gli inibitori delle proteasi promuovono l’aterosclerosi indipendentemente dalla dislipidemia


I pazienti trattati con inibitori delle proteasi sviluppano ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia ed aterosclerosi.

Dati sperimentali indicano che gli inibitori delle proteasi inducono la formazione di cellule schiumose con conseguente aterosclerosi mediante “upregolazione��? di CD36 ed accumulo di colesteril-estere, in modo indipendente dalla presenza di dislipidemia.

In assenza di CD36 gli animali da esperimento sono risultati protetti dall’aterosclerosi indotta dagli inibitori delle proteasi. ( Xagena2003 )

Dressman J et al, J Clin Invest 2003; 111:389-397



Inf2003 Cardio2003


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